La struttura organizzativa costituisce, insieme alla struttura informativa, una delle componenti strutturali del controllo di gestione.
In che cosa consiste? Si tratta di un insieme armonico di componenti in ambito organizzativo volto a ricercare coerenza tra obiettivi individuali e obiettivi organizzativi, obiettivi assegnati ai responsabili e leve a disposizione.
Una valida struttura organizzativa parte dal presupposto che un individuo può essere responsabilizzato solo su obiettivi alla sua portata, ma allo stesso tempo sfidanti.
In altre parole gli obiettivi assegnati agli attori organizzativi devono essere, per così dire “difficili da raggiungere, ma raggiungibili”.
In più, la fattibilità dell’obiettivo è strettamente collegata alla messa a disposizione delle leve decisionali e delle risorse necessarie: i capi reparto porteranno a termine con successo le proprie attività se, verosimilmente, avranno margine discrezionale e strumenti adeguati allo scopo.
L’obiettivo principale della struttura organizzativa, in definitiva, è quello di garantire il coordinamento tra le varie aree di responsabilità aziendali per realizzare un equilibrio complessivo.
Le componenti della struttura organizzativa
Quali sono le componenti della struttura organizzativa che possono essere sfruttate per raggiungere tale obiettivo?
Non serve un grande sforzo di memoria, si presentano come “le 3 R”: Ruoli- Relazioni-Responsabilità.
Andiamo più in profondità e vediamo insieme di che cosa si tratta.
I ruoli aziendali fanno riferimento all’organizzazione delle risorse umane disponibili. Partendo dal presupposto secondo il quale un’organizzazione è un complesso di persone che collaborano e cooperano tra loro per il raggiungimento degli obiettivi collettivi, i ruoli aziendali possono essere definiti come le posizioni all’interno di un’organizzazione. Una chiara assegnazione dei ruoli aziendali permette e facilita il processo di controllo di gestione, perché garantisce una distribuzione della responsabilità tra gli attori organizzativi.
Le relazioni organizzative costituiscono la base di un buon controllo di gestione perché consentono ai dipendenti di confrontarsi, stabilire rapporti professionali, far riferimento a meccanismi di delega o di accentramento decisionale.
Ed eccoci giunti alla terza ed ultima (ma non per questo di minor importanza) componente della struttura organizzativa: le responsabilità. L’attribuzione delle responsabilità in azienda ci porta a parlare della famosa “mappa delle responsabilità”
Il disegno della mappa delle responsabilità si basa sia sul principio della delega delle responsabilità da parte del top management ai responsabili delle singole unità organizzative, sia sul principio della controllabilità (il responsabile deve poter essere in grado di influenzare con le sue scelte l’obiettivo).
La mappa delle responsabilità è uno strumento fondamentale perché contribuisce alla diffusione di una mentalità manageriale e incentiva comportamenti in linea con le finalità aziendali. Un centro di responsabilità coincide con una particolare unità organizzativa il cui titolare è responsabile dei risultati conseguiti in base a obiettivi assegnati.
I Centri di Responsabilità
Esistono tipologie diverse di centri di responsabilità, di cui offriamo di seguito una breve panoramica:
- centri di costo: i centri di costo e di spesa sono unità organizzative il cui titolare è ritenuto responsabile di alcuni elementi di costo. Nei centri di costo standard il responsabile viene valutato sulla base delle risorse utilizzate per produrre un determinato output. Nei centri di costo discrezionali o di spesa il manager viene valutato sullo scostamento tra le spese preventivate e quelle effettive.
- centri di ricavo: i centri di ricavo sono unità organizzative in cui il manager è ritenuto responsabile dei ricavi conseguiti. Generalmente l’unità organizzativa è costituita dall’area vendite o marketing. centri di profitto: in queste unità organizzative i capi reparto sono ritenuti responsabili del conseguimento di un determinato profitto. In tal senso, la responsabilizzazione avviene non solo sui ricavi, ma anche sui costi.
- centri di investimento: in questi centri i manager sono ritenuti responsabili del rendimento conseguito rispetto all’investimento effettuato. Gli elementi di valutazione del manager, pertanto, sono costi, ricavi e tutti gli investimenti realizzati per generare il profitto.