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PERCHÉ LE PMI NON FANNO IL BUDGET?

Budget o non budget? Questo è il dilemma…

Oggi vogliamo dedicare uno spazio alle motivazioni che spingono molte aziende di piccole e piccolissime dimensioni a ritenere le attività di programmazione e di redazione del budget superflue o marginali.

Perché, si sa, la questione è molto diffusa nella realtà imprenditoriale, in particolare in Italia in cui il motore dell’economia gravita intorno ad aziende che rientrano nella definizione di Piccole e Medie Imprese (PMI).

Analizziamo allora le istanze principali che ostacolano la redazione del budget.

“Non facciamo il budget perché…”

  • “… il settore in cui operiamo è particolare, è difficile per noi prevedere ricavi e costi”
  • “… per fare il budget servono strumenti troppo costosi”
  •  “… ci vuole troppo tempo che, purtroppo, non abbiamo!”
  • “… da noi non ci sono persone con le competenze necessarie per fare il budget”
  • “… parliamoci chiaro, se il budget non è obbligatorio perché dovrei farlo?”
  • “… ma quale opportunità di business, sono solo vincoli di spesa per il mio reparto”
  • “… ecco l’ennesima imposizione della direzione”
  • “… da proprietario dell’azienda preferisco concentrarmi su obiettivi più concreti e raggiungibili in tempi più brevi”
  • “… il punto di forza della nostra azienda è l’informalità dei rapporti. Perché introdurre uno strumento che aumenta le tensioni interne?”

Potremmo continuare all’infinito, ma queste ci sembrano le “frasi” più comuni che lasciano intendere chiaramente le difficoltà e le rimostranze di una PMI quando si parla di budget.

Motivazioni giuste, che però rappresentano soltanto un lato della medaglia.

Proviamo a vedere le cose in modo diverso.

Cosa vuol dire “controllare”?

Il verbo “controllare” assume il significato generico di: “esercitare su qualcosa un’azione regolatrice, ordinatrice”.

Possiamo affermare che il controllo è un’esigenza naturale che ognuno di noi avverte prima di compiere un’azione.

Controllare di aver preso le chiavi prima di chiudere la porta di casa, di essere in ordine prima di presentarsi ad un colloquio di lavoro, di aver stanziato delle risorse monetarie e umane prima di avviare un progetto di business… gli esempi che potremmo fare sono infiniti e riguardano sia la sfera personale di ciascuno di noi, sia il mondo economico e aziendale.

Il budget, in fondo, fa proprio questo: svolge un’azione regolatrice, fa in modo che  ogni cosa sia al suo posto, che niente sia stato lasciato al caso prima di iniziare un ciclo economico. Non è una previsione, uno strumento autorizzativo o un mero documento preventivo, è molto di più.

E allora perché non utilizzare questo strumento per facilitare le attività del proprio business?

Dico sì al budget perché:

  • può diventare un potente strumento di comunicazione interna attraverso il quale la negoziazione degli obiettivi avviene in modo chiaro e strutturato
  • è uno strumento di lavoro attorno al quale ruota tutta l’azienda creando partecipazione e consenso
  • è una metodologia, un processo di programmazione a metà tra pianificazione e controllo di gestione
  • riduce le distanze tra le figure apicali e quelle funzionali
  • accresce il senso di appartenenza, coinvolgimento, solidarietà

Ed infine, come possiamo pensare di migliorare le nostre performance nel corso del tempo se non abbiamo pianificato nulla in precedenza?

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